
Articolo del 17 settembre 2019 sul Giornale di Vicenza.
Importanti novità in arrivo per le aziende con che superano i 4 mln di euro dell’attivo dello stato patrimoniale, i 4 mln di ricavi o i 20 dipendenti. Basta infatti solamente il superamento di uno di questi tre limiti, per due esercizi consecutivi, per incorrere nella previsione normativa inserita dal nuovo Codice della Crisi: l’obbligo di nomina dell’organo di controllo o del revisore entro i nove mesi dall’entrata in vigore della modifica, cioè entro il 16 dicembre 2019. Mancano quindi meno di tre mesi al termine entro il quale tutte le aziende che ricadono all’interno di questi parametri saranno tenute ad adeguarsi.
VescoGiaretta Group, società leader in Veneto nel settore della consulenza alle imprese, con sede a Torri di Quartesolo (VI) ed uffici nelle province di Vicenza e Padova, ha messo a punto un team di professionisti in grado di assistere le imprese al massimo livello, non solamente nell’attività di revisione e di controllo ma anche nel processo di adeguamento a tutte le nuove previsioni normative inserite nel Codice della Crisi.
Il Codice della Crisi ha infatti introdotto anche una responsabilità in capo all’organo amministrativo dell’azienda, obbligandolo ad istituire adeguati assetti organizzativi per prevenire tempestivamente la crisi d’impresa e la perdita di continuità aziendale.
“Ritengo che il compito più importante degli amministratori sarà quello di attivare un idoneo sistema di monitoraggio patrimoniale, economico e finanziario dell’imprese, l’esistenza di significativi e reiterati ritardi nei pagamenti, le prospettive della continuità aziendale per l’esercizio in corso – spiega Cinzia Giaretta, fondatrice di VescoGiaretta Group – Diventa fondamentale costruire un ‘Piano d’Impresa’, che parta dai fattori di produzione esistenti o di immediata acquisizione attraverso la redazione del budget d’esercizio, prosegua con un business plan preciso sui percorsi di sviluppo aziendale e con il monitoraggio dell’equilibrio finanziario, affiancato dal controllo di gestione attraverso una sistematica analisi degli scostamenti”.
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Importanti novità in arrivo per le aziende con che superano i 4 mln di euro dell’attivo dello stato patrimoniale, i 4 mln di ricavi o i 20 dipendenti. Basta infatti solamente il superamento di uno di questi tre limiti, per due esercizi consecutivi, per incorrere nella previsione normativa inserita dal nuovo Codice della Crisi: l’obbligo di nomina dell’organo di controllo o del revisore entro i nove mesi dall’entrata in vigore della modifica, cioè entro il 16 dicembre 2019. Mancano quindi meno di tre mesi al termine entro il quale tutte le aziende che ricadono all’interno di questi parametri saranno tenute ad adeguarsi.
VescoGiaretta Group, società leader in Veneto nel settore della consulenza alle imprese, con sede a Torri di Quartesolo (VI) ed uffici nelle province di Vicenza e Padova, ha messo a punto un team di professionisti in grado di assistere le imprese al massimo livello, non solamente nell’attività di revisione e di controllo ma anche nel processo di adeguamento a tutte le nuove previsioni normative inserite nel Codice della Crisi.
Il Codice della Crisi ha infatti introdotto anche una responsabilità in capo all’organo amministrativo dell’azienda, obbligandolo ad istituire adeguati assetti organizzativi per prevenire tempestivamente la crisi d’impresa e la perdita di continuità aziendale.
“Ritengo che il compito più importante degli amministratori sarà quello di attivare un idoneo sistema di monitoraggio patrimoniale, economico e finanziario dell’imprese, l’esistenza di significativi e reiterati ritardi nei pagamenti, le prospettive della continuità aziendale per l’esercizio in corso – spiega Cinzia Giaretta, fondatrice di VescoGiaretta Group – Diventa fondamentale costruire un ‘Piano d’Impresa’, che parta dai fattori di produzione esistenti o di immediata acquisizione attraverso la redazione del budget d’esercizio, prosegua con un business plan preciso sui percorsi di sviluppo aziendale e con il monitoraggio dell’equilibrio finanziario, affiancato dal controllo di gestione attraverso una sistematica analisi degli scostamenti”.
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