VG INFO #1 • PRIVACY E FATTURAZIONE ELETTRONICA: COME FARE ATTENZIONE

Fattura elettronica e privacy sono gli adempimenti che più stanno impegnando le aziende italiane in questo periodo: tuttavia, si sono presentate non poche criticità.

Nell’ambito di un processo normativo e tecnologico volto, da un lato, ad incentivare nuove sfide dell’era digitale e, dall’altro, a garantire una tutela sempre più incisiva della privacy degli individui, il GDPR n. 679/2016 ha segnato il primo, fondamentale, passo verso questo obiettivo.

La sfida del mercato unico digitale ha imposto un’uniformazione e un rafforzamento del quadro normativo anche in materia di circolazione dei dati personali mediante il nuovo obbligo dell’emissione delle fatture elettroniche tra privati.

 

E’ noto come il Garante Italiano in virtù dei nuovi poteri ricevuti con l’entrata in vigore del GDPR, ha emesso il provvedimento del 15 novembre 2018 n. 9059949 nel quale ha dichiarato come la nuova normativa “presenti rilevanti criticità di compatibilità con la normativa di protezione dei dati personali”, a causa della sproporzionata raccolta di informazioni e dei rischi di usi impropri da parte di terzi.

Molta attenzione viene puntata sul ruolo degli intermediari che vengono a conoscenza di molte informazioni provenienti da più operatori economici, anche potenzialmente in concorrenza tra loro.

 

A fronte di questo scenario diventa importante, se non necessario, all’atto della sottoscrizione di un contratto per il servizio di elaborazione e conservazione della fatturazione elettronica con un soggetto, che sia esso una software house o un intermediario, far molta attenzione e regolare in maniera molto accurata questi aspetti in un’apposita sezione del contratto, che verrà sottoscritto dalle parti.

Questa è probabilmente la miglior garanzia viste le salatissime sanzioni che verranno erogate nel caso che i dati vengano utilizzati per scopi e fini che non sono tra quelli espressamente indicati e concordati.

 

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Fattura elettronica e privacy sono gli adempimenti che più stanno impegnando le aziende italiane in questo periodo: tuttavia, si sono presentate non poche criticità.

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La sfida del mercato unico digitale ha imposto un’uniformazione e un rafforzamento del quadro normativo anche in materia di circolazione dei dati personali mediante il nuovo obbligo dell’emissione delle fatture elettroniche tra privati.

 

E’ noto come il Garante Italiano in virtù dei nuovi poteri ricevuti con l’entrata in vigore del GDPR, ha emesso il provvedimento del 15 novembre 2018 n. 9059949 nel quale ha dichiarato come la nuova normativa “presenti rilevanti criticità di compatibilità con la normativa di protezione dei dati personali”, a causa della sproporzionata raccolta di informazioni e dei rischi di usi impropri da parte di terzi.

Molta attenzione viene puntata sul ruolo degli intermediari che vengono a conoscenza di molte informazioni provenienti da più operatori economici, anche potenzialmente in concorrenza tra loro.

 

A fronte di questo scenario diventa importante, se non necessario, all’atto della sottoscrizione di un contratto per il servizio di elaborazione e conservazione della fatturazione elettronica con un soggetto, che sia esso una software house o un intermediario, far molta attenzione e regolare in maniera molto accurata questi aspetti in un’apposita sezione del contratto, che verrà sottoscritto dalle parti.

Questa è probabilmente la miglior garanzia viste le salatissime sanzioni che verranno erogate nel caso che i dati vengano utilizzati per scopi e fini che non sono tra quelli espressamente indicati e concordati.

 

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